13 maggio 2014

Chiarimento sui dati di Save the Children

Su Repubblica e il Corriere della Sera due articoli che stravolgono i dati reali sulla tariffazione della mensa Bolognese. Ci chiediamo: perchè ora?

In serata Save the Children rettifica!
Bologna applica una delle tariffe più alte!

Il Comune convoca un incontro sul futuro della refezione scolastica senza invitare le Commissioni Mensa!

In riferimento agli articoli pubblicati sui quotidiani La Repubblica e il Corriere Online il 13 maggio negli articoli dal titolo “A Bologna le rette più basse, sulle mense. Save The Children smentisce i genitori” e “Mense: tariffe e metodi diversi dal nord al sud, rischio discriminazione", l’Osservatorio Mense Cittadine ci tiene a sottolineare che i dati sintetizzati nel documento di Save The Children “Le paure per il futuro dei ragazzi e dei genitori italiani”, recentemente aggiornato a maggio 2014 e quelli riportati nel breve comunicato della stessa Save The Children, sono inesatti per quanto riguarda la nostra città.
Lo studio dell’Osservatorio evidenziava come la tariffa relativa alla fascia ISEE maggiore (25.000) fosse tra le più care d’Italia.
In particolare, i dati di Save The Children associati a Bologna riferiscono di un minimo mensile di 3.00 e di un massimo di 27.00 euro. Purtroppo per i genitori tali dati si riferiscono solo alla parte di quota fissa della tariffa della refezione, ma ricordiamo che la tariffa bolognese è composta anche da un costo a consumo pari ad un importo che parte da un minimo di 0.65 per arrivare ad un massimo di 5.25 euro a pasto. 

Come Osservatorio Mense Scolastiche abbiamo sempre richiamato l'attenzione sul fatto che le tariffe per la fascia ISEE 25.000 ammontano a 6.60 euro a pasto, collocandosi tra le più elevate all’interno del gruppo delle 66 città prese in esame. Ricordiamo inoltre che la maggior parte delle famiglie di Bologna si colloca nella fascia ISEE 25.000, che tra l'altro è un limite più basso rispetto ad altre città nell’attribuire la tariffa maggiore. 

I dati pubblicati da Save The Children non riguardano tanto gli argomenti da noi evidenziati bensì le politiche sociali generali del Comune sulle quali come Osservatorio delle Mense Cittadine non ci siamo mai espressi. 

È infine utile specificare che, anche se le conclusioni del rapporto di Save The Children non hanno alcuna pertinenza con la qualità del servizio erogato, essendo bensì uno studio sull’accesso alla refezione scolastica da parte delle fascie sociali svantaggiate, ben si inseriscono nella protesta dei genitori per un tariffa maggiormente equa. Proprio per l’importanza e delicatezza di questi temi, ci sembra sia stato inopportuno accostare queste considerazioni alla legittima mobilitazione dei genitori bolognesi dello scorso 5 maggio. 

Inoltre, in serata abbiamo ricevuto comunicato stampa di rettifica da parte della stessa Save the Children dove si evidenziava che:Il comune di Bologna, figurato erroneamente nella precedente comunicazione tra le migliori prassi, è in realtà tra i Comuni che applicano le tariffe mensili per il servizio di refezione scolastica più alte di Italia. Infatti a differenza delle prassi più comuni di segno opposto, va considerato che alla tariffa fissa mensile indicata nella tabella tariffaria nella delibera ufficiale vanno sommate le quote giornaliere per pasto consumato”. 

Stupisce che proprio in questo particolare momento, in cui le politiche tariffarie del Comune sono messe in discussione esca questa notizia di elogio, ma basata su dati imprecisi e non verificati.

In chiusura, sempre oggi, siamo stati informati dell'invito del Comune ai Presidenti dei Consigli di Istituto delle Scuole statali ed i Presidenti dei Comitati di gestione delle Scuole d'Infanzia comunali ad un incontro per il 29 maggio sulle prospettive del servizio di refezione scolastica. Sembra incoerente, da parte dell'Amministrazione Comunale l'aver creato le Commissioni Mensa Scolastiche con un proprio regolamento solo un anno fa e non invitare anche i rappresentanti a livello di Istituto Comprensivo o di Quartiere delle stesse CMS, che sono proprio gli organismi che si occupano delle tematiche in discussione. 
In vista dell’incontro richiesto dal Sindaco Merola per venerdì, facciamo fatica a comprendere tale iniziativa che, speriamo, sarà argomento di chiarimento. 

Ricordiamo, infine, che all'incontro previsto per venerdì con il Sindaco abbiamo chiesto la presenza dei giornalisti. Ciò sembra ancora più motivato dagli avvenimenti di oggi: su un tema così delicato ed importante come il servizio di refezione scolastica non vogliamo fraintendimenti.

Bologna, 13 maggio 2014 

Osservatorio Mense Scolastiche 
osservatoriomensebologna.blogspot.it
osservatoriomensebo@gmail.com 

RECAPITI
Il Coordinamento delle Commissioni Mense Scolastiche di Bologna è costituito da una rappresentanza di genitori che compongono le diverse Commissioni Mensa cittadine. E’ composto da un genitore per ciascun Istituto Comprensivo/Direzione didattica (nel caso delle scuole statali) e per ciascun Quartiere (nel caso delle scuole d'infanzia comunali). Obiettivo principale del Coordinamento delle Commissioni Mense è di favorire la sintesi delle istanze delle diverse commissioni mense scolastiche. Il Coordinamento provvede, altresì, a nominare al suo interno i tre genitori che compongono la Commissione Mensa Cittadina. 
Il Coordinamento delle Commissioni Mense nasce dall’esperienza dell’Osservatorio Cittadino delle Mense Scolastiche, un gruppo di genitori che dal novembre 2011 è interessato a migliorare la qualità delle mense scolastiche e che ha partecipato da allora, come ospite, ai lavori della VI° Commissione Consigliare ricevendo, di fatto, il riconoscimento del Comune di Bologna.

Per ulteriori informazioni:
 

Sebastiano MoruzziRappresentante CMC
Tel diretto: 340 529 2489
E­mail: sebastiano.moruzzi@gmail.com 

Cinzia TanciniRappresentante CMC
Tel diretto: 328 367 8324
E­mail: cinzia.tancini@alice.it 

Dora Ramazzotti 
Rappresentante CMC
E­mail: doramazzotti@gmail.com

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