8 febbraio 2015

I genitori sono stanchi di essere arrabbiati.

Comunicato congiunto 

OSSERVATORIO MENSE SCOLASTICHE E COMITATO GENITORI 0-6

AAA: CERCASI RESPONSABILI PER IL CAOS DELLE MENSE SCOLASTICHE

NEVE, CONFUSIONE E AMAREZZA GLI INGREDIENTI PRINCIPALI DEL MENU’ DEL 6 FEBBRAIO 2015

I genitori di Bologna sono nuovamente stanchi di essere arrabbiati. Venerdì 6 febbraio, la mensa scolastica ha servito come menù del giorno 18000 porzioni di caos condito con abbondante irritazione e senso di impotenza. Nel piatto dei nostri figli, abbiamo nuovamente rilevato gli evidenti limiti dell’attuale gestione del sistema di refezione scolastica della città.
Sotto il peso di una abbondante e annunciata nevicata, il servizio di refezione scolastica si è retto fondamentalmente sulla buona volontà e senso di responsabilità dei tanti genitori e insegnanti che, come un vero terzo pilastro, si sono fatti carico di risolvere al meglio l’emergenza. Sono state dunque adottate le più diverse soluzioni dettate dal buon senso di ognuno.

Esprimendo la massima solidarietà nei confronti dei lavoratori dell’azienda partecipata, su cui troviamo inopportuno puntare il dito univoco della responsabilità, rileviamo contrastanti informazioni su presunte presenze e assenze.
Ci interroghiamo non senza preoccupazione, sulle cause e sui possibili provvedimenti che avrebbero potuto evitare tutto il caos generato. Inevitabili e diffusi emergono infatti alcuni precisi interrogativi:

  • Perchè non vi è stato con sufficiente anticipo, un confronto tra i responsabili di produzione di Seribo e il Settore Istruzione del Comune di Bologna per valutare i rischi di sospensione del servizio e predisporre per tempo le più opportune procedure da seguire? 
  • Qual è il protocollo di emergenza previsto da Seribo per garantire il servizio minimo di fornitura del pasto in circostanze straordinarie?
  • Quali costi verranno addebitati alle famiglie per il pasto di venerdì 6 febbraio 2015? La comunicazione tardiva del Settore Istruzione non ha infatti garantito il tempo minimo necessario perchè le famiglie potessero disdire il pasto con le modalità previste.
  • Sulla base di quale sistema di rilevazione delle presenze verranno addebitati, eventualmente, i 2177 pasti prodotti in emergenza?

Con la massima fiducia nella procura di Bologna che procederà a svolgere gli opportuni accertamenti, vorremmo tanto che le responsabilità venissero determinate nel più breve tempo possibile e che, per una volta, venissero fin da subito presi adeguati provvedimenti.
Riteniamo infatti che senza queste chiare assunzioni di responsabilità non si possa davvero concretamente costruire quella premessa indispensabile di fiducia alla base di qualsiasi modello futuro di ristorazione scolastica.

Bologna, 07 febbraio 2015

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