30 aprile 2014

Comunicato congiunto del Comitato Genitori 0-6 e dell'Osservatorio mense scolastiche

NELLE SCUOLE COMUNALI DELL’INFANZIA IL COMUNE VIETA IL PANINO DA CASA SE LA SEZIONE NON ADERISCE ALL’UNANIMITA’ ALLO SCIOPERO


Come famiglie non possiamo che prendere atto della posizione ostruzionistica del Comune di Bologna a proposito dello “sciopero del pasto” programmato per il prossimo 5 maggio! Con reazioni scomposte e adducendo motivazioni discutibili, l’Amministrazione Comunale ha infatti  comunicato ufficialmente, tramite i quartieri, che l’adesione alla protesta sarà possibile soltanto se i bambini che non usufruiranno del servizio mensa,  verranno ritirati prima del pranzo oppure se la sezione aderisce alla protesta all’unanimità. 

Evidenziamo come, ancora una volta,  la protesta dei genitori sia definita “diseducativa”,  mentre analoghe situazioni di agitazione da parte dei dipendenti Seribo e del personale insegnante siano sempre state accettate senza rimostranze da parte dei genitori, che da un lato raccolgono anche le lamentele degli insegnanti che usufruiscono della mensa e dall’altro sono invece considerati solamente quando si tratta di fornire carta, colori, sapone o materiale per il funzionamento della scuola. 

Sembra  che secondo l'amministrazione non sia stato diseducativo negli ultimi 11 anni abituare i bambini a consumare i pasti in piatti di plastica che hanno dovuto quotidianamente buttare aggravando il problema dell'inquinamento invece di educarli al rispetto dell'ambiente nel momento del pasto a scuola.

Sembra  che secondo l'amministrazione non sia mai stato diseducativo far consumare cibo che, non provenendo da campi coltivati nel rispetto della natura (come avviene nell'agricoltura biologica da cui dovrebbe provenire  il cibo consumato dai bambini secondo la legge regionale n. 29 del 2002) non coglie l'occasione di porre  le pratiche alimentari degli scolari al centro di un circuito virtuoso che permetta loro di contribuire, attraverso il pasto a scuola, alla preservazione della natura e a educarli al rispetto dell'ambiente.

Sembra infine, sempre secondo l'amministrazione,  che non sia mai stato diseducativo non fornire il pasto a tutti quei lavoratori (500 educatori delle cooperative) che assistono quotidianamente nelle scuole d'infanzia i bambini disabili e a cui va tutta la nostra solidarietà.

Più che per ragioni organizzative e di salvaguardia delle condizioni igieniche, ci pare che questo atteggiamento sia dettato dal conflitto di interessi del Comune che risulta essere socio di maggioranza di una società alla quale affida un’attività assai remunerativa (è sufficiente verificare gli utili distribuiti da Seribo negli ultimi anni che risultano decisamente superiori alla media del settore).

Se ce ne fosse bisogno, ricordiamo ancora una volta,  che i genitori stanno agendo per il bene dei bambini che usufruiscono del servizio mensa comunale: in questo delicato momento, in cui l'Amministrazione sta per assegnare il servizio di refezione scolastica per i prossimi 10 anni, sentiamo il dovere di richiamare l’attenzione su questo tema, sul quale la mobilitazione e il coinvolgimento dei genitori è necessario e inequivocabile.

Per questo la protesta è indetta contro l’Amministrazione Comunale e indirettamente alla società Seribo gestore del servizio. Quella stessa società che  da un lato distribuisce utili, ma non ha costruito i centri pasti promessi, non ha ristrutturato quelli presenti e adduce la motivazione delle scarse finanze per il mancato aumento della qualità del cibo; dall’altro il Comune che applica tariffe alte (l’ultimo rincaro l’anno scorso dopo il cambio di modalità sulla tariffazione), sia in confronto alla qualità del servizio offerto sia in confronto ad altre città medie e grandi.

Riteniamo inoltre che l'Amministrazione  non abbia svolto correttamente il ruolo di controllore del committente ma abbia sostanzialmente “lasciato fare” e ci chiediamo infatti:

Come è possibile che fino ad oggi Seribo abbia potuto disattendere gli accordi presi 10 anni fa e l’Amministrazione non abbia mai chiesto conto delle inefficienze?

In ultimo, ma non certo per ordine di importanza, ci chiediamo:

Come mai mentre nelle scuole statali, grazie alla disponibilità dei soggetti in campo, l’organizzazione dello sciopero consentirà di manifestare con civiltà e serenità le proprie posizioni mentre le direttive impartite dal Comune negheranno di fatto i presupposti della libertà dei genitori di esprimersi ed aderire allo sciopero?

Perché si obbligano le famiglie a prelevare i bambini e portarli all’esterno del plesso scolastico per consumare il pasto, in un momento che nella quasi totalità dei casi coincide con l’orario lavorativo?

Perché si mettono collaboratori e insegnanti in una posizione di conflitto con il loro datore di lavoro? Essi sono contemporaneamente strumento e parte integrante del servizio di refezione scolastica? 

Ringraziamo i sindacati di insegnanti ed educatori per il sostegno espresso, come Comitato Genitori 0-6 e Osservatorio Mense Scolastiche vogliamo ribadire in modo sintetico le motivazioni dello sciopero del 5 maggio rimandandovi al sito per un resoconto dettagliato delle nostre ragioni (http://osservatoriomensebologna.blogspot.it/2014/04/i-motivi-di-una-scelta.html)

  • AUMENTO INGIUSTIFICATO DELLA TARIFFA (UNA DELLE MAGGIORI IN ITALIA) 
  • UTILI INGIUSTIFICATI 
  • CENTRI PASTI OBSOLETI
  • SCARSA QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME

Invitiamo tutti i genitori a mobilitarsi per il 5 maggio auto-organizzandosi secondo le modalità che ritengono più consone nel loro contesto scolastico. Il Comune ha comunque ammesso il “panino da casa” se tutta la sezione aderirà allo sciopero.
Per non generare ulteriore confusione ricordiamo che le circolari dell'amministrazione non hanno alcuna pertinenza e valore per quanto riguarda le scuole statali d'infanzia, primarie e secondarie che quindi la mobilitazione in queste scuole si svolgerà come concordato con i Dirigenti Statali.

Riteniamo che le circolari del Comune, rivolte alle scuole d'infanzia comunali, determino una limitazione del diritto di ognuno a scelte alimentari autonome e cioè un diritto costituzionalmente garantito ex art. 32 della Costituzione e pertanto richiediamo l'immediato ritiro delle circolari che vietano l'esercizio di questo diritto per lo sciopero del 5 maggio.

Siamo convinti delle nostre ragioni e nel fatto che questa mobilitazione, assolutamente legittima nelle modalità, possa far cambiare la gestione delle mense se le famiglie si muoveranno insieme.



Bologna, 30 aprile 2014

Comitato genitori 0-6
Osservatorio Mense Scolastiche

25 aprile 2014

Comunicato stampa a seguito dell'ultimo incontro CMC

Nell'incontro della Commissione Mensa Cittadina svoltosi ieri 23 aprile 2013, abbiamo preso atto che il Comune, pur avendoci riconosciuto la rappresentatività, ci reputa interlocutori senza valore nella discussione e valutazione degli aspetti societari ed economico finanziari inerenti il servizio di refezione scolastica.
Questi temi, invece, hanno pesanti ricadute sul servizio erogato e chiediamo quindi a tutti i Consiglieri Comunali di Bologna, ai Consiglieri Regionali, rappresentanti dei cittadini nelle sedi istituzionali, di farsi parte attiva per vigilare e tutelare gli interessi delle famiglie.
Ad oggi solo una esigua minoranza si è interessata al tema.

Pur registrando apertura da parte dell'Amministrazione Comunale a discutere sul servizio di refezione scolastica del futuro, restiamo comunque molto preoccupati su quando il futuro diventerà presente e pertanto confermiamo tutte le motivazioni alla base dell'astensione dal pasto del 5 maggio 2014, con cui chiediamo tariffe in linea con le altre città italiane (ad oggi Bologna paga una tariffa tra le più alte d'italia), blocco del bilancio Seribo 2013 (per destinare gli utili ad investimenti in qualità), maggiori garanzie sulla qualità del cibo in base alla Legge Regionale 29/2002.

Inoltre, registriamo con rammarico, una comunicazione diffusa ieri dal Quartiere Santo Stefano (https://www.dropbox.com/s/0bs8at3u386mvw6/2014_04_14_Quartiere_SantoStefano_su_sciopero_5_maggio.pdf) in cui si limita la modalità di attuazione dello sciopero nelle scuole materne comunali. I genitori dovranno obbligatoriamente prevedere l'uscita dei bambini e non si potrà consumare il panino portato da casa. Di concerto con il Comitato GenitoriBologna0-6 stiamo valutando altre modalità di attuazione dello sciopero, che comunicheremo a breve.

Ricordiamo che, in caso di adesione alla protesta del 100% dei bambini, si verificherebbero le stesse condizioni che ricorrono durante gli scioperi del personale Seribo, condizioni che nessun genitore ha mai ritenuto "diseducative"! A nostro parere si manifesta in questo modo un chiaro intento del Comune di limitare il diritto alla protesta dei genitori.

I rappresentanti dei genitori
Sebastiano Moruzzi
Dora Ramazzotti
Cinzia Tancini

12 aprile 2014

Giornata di astensione dal pasto!


5 Maggio!
Modalità di astensione dal pasto
1) Rivolgetevi al responsabile della Commissione Mensa della vostra scuola 
Molti genitori delle Commissioni Mensa hanno già contattato i Dirigenti scolastici per comunicare l'iniziativa cercando di coinvolgere nel modo migliore anche il personale scolatico. Informate direttamente anche gli insegnanti delle vostre intenzioni di aderire allo sciopero.

2) Ricordatevi di disdire il pasto
Comunicate a Seribo l'astensione dal pasto. Se vostro figlio è alunno delle scuole statali comunicate la disdetta entro le 8.45 a Seribo mediante:
L'SMS può essere già inviato dalle 8.46 del giorno pirma, 4 Maggio, con le seguenti modalità:
MENSA(spazio)numero_identificativo_allievo(spazio)ASSENZA(spazio)numero_giorni  
Attendete la conferma dell’avvenuta comunicazione. 

Se vostro figlio, invece, è alle scuole materne comunali avvisate gli insegnanti e i collaboratori che si occupano della mensa, saranno loro a comunicare l’assenza del bambino dal servizio di refezione.

3) Organizzate un pranzo alternativo
Come fare a questo punto? Noi consigliamo di prelevare il bambino da scuola nell'orario del pasto e riportarlo dopo. Questa modalità permette ai genitori di organizzare gruppi di bambini. Basta infatti la disponibilità di uno/due genitori per gestire più bambini affinchè possano mangiare insieme, magari in un parco vicino.

In alternativa potete consegnare al bambino una panino/pasto da consumare a scuola. Non ci risulta che esista alcuna norma che vieti di portare il pasto da casa! Esistono però aspetti di tipo pratico e igienico da rispettare e concordare insieme alla scuola. I bambini che portano il pasto da casa non devono far assaggiare il loro panino ai bambini che mangiano in mensa, pertanto dovranno mangiare in un tavolo separato o in un'altra stanza. I genitori delle Commissioni Mensa si rendono disponibili il 5 maggio per essere eventualmente di aiuto al personale scolastico nelle normali attività di assistenza al pasto.

4) Esponete le motivazioni agli insegnanti
Gli insegnanti sono importantissimi, non vogliamo essere un problema nè per loro nè per il personale addetto alla refezione. Spiegate bene loro le motivazioni che sono alla base della protesta. Qui trovate i link ad alcuni articoli che descrivono le ragioni principali. Potete stamparli e diffonderli nella vostra scuola:

Corriere Bologna
Carlino
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2014/04/03/1048337-sciopero-pasti-scuole.shtml
Repubblica Bologna
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/04/04/news/caro_vassoio_nelle_mense_scolastiche_bolognesi-82684798/


Altri documenti utili:
Tabella confronto tariffe per fascia ISEE
https://www.dropbox.com/s/sjmasu61sfq5fb9/CONFRONTI%20TARIFFARI%20ANNO%20SCOLASTICO%202013-2014.pdf
Richiesta convocazione d’urgenza della Commissione Mensa Cittadina (motivazioni)
http://osservatoriomensebologna.blogspot.it/2014/03/lettera-di-sollecito-convocazione-cmc.html

5) Ricordatevi che il 5 Maggio è un Lunedì dopo un lungo ponte
E' necessario organizzarsi bene in questi giorni per non arrivare impreparati. Pianificate per tempo insieme agli altri genitori le modalità di adesione alla protesta per questa giornata.

6) Non ultimo... spiegate tutto bene ai bambini
Il nostro unico obiettivo è di migliorare la qualità della mensa, ma non vorremmo mai creare problemi ai bambini. Spiegate loro le motivazioni e cercate di organizzarvi per un pranzo insieme a un gruppo di bambini, in questo modo la cosa sarà vissuta come una giornata diversa e allegra.

liste.gasbo.it/wws/subscribe/mensescolastiche
osservatoriomensebo@gmail.com

1 aprile 2014

Tabelle e grafico confronto tariffe.

















Incontro Osservatorio di Giovedì 27 Marzo. Argomenti trattati e decisioni.

Di seguito il resoconto dell'incontro di Giovedì 27 Marzo

Riepilogo degli argomenti trattati precedentemente: 
  • Sistema attualmente vigente per il servizio di refezione scolastica a Bologna: gara a doppio oggetto, SERIBO=società partecipata 51% Comune e 49% soci privati, contratto di servizio in essere scaduto a settembre 2013, proroga di un anno a settembre 2014; 
  • Bilanci di SERIBO: gli utili sempre più alti a fronte del calo del costo delle materie prime, la reticenza a reinvestire in qualità (su cibi e attrezzature);
  • Predisposizione del nuovo bando di gara sempre in un bando a doppio oggetto per la ricerca del socio privato con cui fare la società a cui affidare il servizio (conferma del modello attuale); richiesta dei genitori per contenuti del bando e del futuro capitolato di gara, risposte non chiare da parte dell'amministrazione sulle procedure e sulle tempistiche; 
  • Commissione Mensa Cittadina: sua istituzione, funzionamento e informazioni sui contenuti delle ultime sedute, rappresentanza (meccanismo elettivo), mancanza di risposte chiare alle domande pressanti dei genitori nelle più svariate sedi (lettere, commissioni consiliari, incontri CMC, interviste, giornali, ecc).
  • Sistema tariffario in essere: come era (a forfait), come è diventato (nel 2013 come previsto dal contratto originale le tariffe dovevano essere a consumo e il Comune ha lanciato una fase "sperimentale" che contempla un sistema di quota fissa e quota a pasto, che ha provocato notevoli aumenti), il confronto con le tariffe di altre città (dove Bologna risulta essere una delle più alte d'Italia). 


Si procede alla condivisione degli ultimi sviluppi della discussione con il Comune di Bologna: i lavori della CMC sono enormemente rallentati dai tempi di risposta dell'amministrazione Comunale. 
Si sono iniziati a vedere i primi risultati delle sperimentazioni di miglioramenti a breve (olio di oliva e incremento frutta, incremento lavastoviglie e eliminazione di parte delle stoviglie usa e getta) ma tardano ad arrivare impegni chiari e concreti sul futuro...e per futuro si intende almeno il prossimo decennio. Su questa partita i genitori hanno espresso viva preoccupazione e assoluta necessità di presidio delle fasi di predisposizione dei contenuti del bando e del capitolato di gara.


E' stata letta la lettera inviata dai rappresentanti dei genitori all'assessore Pillati, ai componenti della CMC e per conoscenza al Sindaco Merola che, lo ricordiamo, è il responsabile ultimo della salute di TUTTI i suoi cittadini, inclusi quelli più giovani.


I contenuti sono condivisi dai genitori, viene rimarcato che i temi trattati, ancorché tutti molto importanti, hanno natura molto diversa. E' necessario focalizzarsi su 3-4 temi importanti e lanciare la mobilitazione su questi.


I temi sono :
  • Tariffe sono troppo alte (in riferimento alle altre città) 
  • SERIBO da anni fa grandi utili: i genitori sono in credito verso questo sistema 
  • il Comune deve assicurare contenuti di qualità nel prossimo bando a fronte di una legge nazionale, una legge  regionale 29/2002 e una delibera di attuazione appena promulgata a settembre 2013 n.140 dalla Regione Emilia Romagna che lo prevede. Inoltre gli  utili prodotti da Seribo negli ultimi anni, avrebbero ampliamente permesso di investire in qualità degli alimenti. 
  • Uno degli obiettivi dell’Amministrazione era sostituire i centri pasto obsoleti con nuove e moderne strutture, soltanto un centro pasti – il Fossolo- è stato costruito e per gli altri due restanti  gli utili sono già stati distribuiti e riscossi dai soci. Senza che il Comune avesse previsto di assegnare una parte di questi utili alla costituzione di un fondo vincolato a finanziare la costruzione dei nuovi centri pasto.

Per questa ragione proponiamo come giornata di mobilitazione per lo sciopero del pasto il 5 maggio 2014, la prima di altre giornate che potranno seguire se non riceveremo risposte.


Sarà assolutamente necessaria la collaborazione attiva di tutte le Commissioni Mensa Scuola per diffondere l'informazione e chiedere supporto a tutti i genitori, seguire l'organizzazione pratica della giornata presso la propria scuola (contattare i dirigenti e il corpo insegnanti, identificare le modalità possibili/migliori per la riuscita dell'astensione).